Al fine di tutelare gli interessi delle imprese del territorio e i diritti dei cittadini e dei lavoratori di Taranto, il Senatore Mario Turco, Vicepresidente del MoVimento 5 Stelle, nonché Coordinatore del Comitato Economia, Lavoro e Impresa, ha depositato un impianto emendativo al Dl Imprese di Interesse Strategico in merito ai temi: ex Ilva, mitilicoltura e consorzi di bonifica.
EX ILVA
Per quanto riguarda ex Ilva, si chiede la verifica parlamentare sul corretto utilizzo delle risorse del cosiddetto patrimonio destinato in relazione alle finalità per le quali è stato concepito: la realizzazione del piano di tutela ambientale e sanitaria e di bonifica del territorio di Taranto. Ciò, attualmente, è impossibile per diversi capitoli di spesa. Dopodiché, si propone la soppressione dell’articolo con il quale si dà la possibilità ai commissari straordinari di sottrarre ulteriori 150 milioni di euro alle bonifiche e alle tutele sanitarie per assicurare la continuità produttiva degli stabilimenti ex Ilva senza alcuna prospettiva di risanamento e di riconversione.
Si chiede, inoltre, la presentazione da parte di Invitalia di una relazione annuale concernente la situazione economica e finanziaria dell’impresa; l’abrogazione integrale del c.d. “scudo penale”, l’istituzione di una Zona Franca Urbana nei territori ricadenti nel SIN di Taranto che prevede una serie di agevolazioni in favore delle micro, piccole e medie imprese attive nel settore manifatturiero, che intraprendono una nuova iniziativa economica all’interno della zona franca e l’istituzione di diversi fondi:
a. Un fondo destinato a finanziare incentivi all’esodo nei confronti dei dipendenti ex Ilva e Acciaierie d’Italia che sono in cig;
b. Un fondo a sostegno delle imprese dell’indotto della società Ilva;
c. Un fondo a sostegno dei lavoratori di tali imprese dell’indotto;
d. Il decremento delle risorse in favore della continuità produttiva di Ilva a valere sulle risorse del patrimonio destinato alla decarbonizzazione, con la contestuale creazione di un fondo per il sostegno dell’idrogeno verde e alla decarbonizzazione dell’Ilva a valere sulle risorse Fsc;
e. Il decremento delle risorse in favore della continuità produttiva di Ilva a valere sulle risorse del patrimonio destinato alla decarbonizzazione, con la contestuale creazione di un fondo di 10 milioni di euro per l’anno 2024 destinati a garantire il più elevato livello di sicurezza e di tutela dell’ambiente nelle attività di dismissione e smantellamento degli impianti in disuso, anche con riferimento allo smaltimento di sostanze pericolose e materiali speciali;
f. Un fondo di 200 milioni di euro per il 2024 destinato al finanziamento di interventi finalizzati alla bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione, nonché a definire strategie comuni utili allo sviluppo compatibile e sostenibile del territorio.
Si vuole, poi, autorizzare una spesa di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025 al fine di portare a termine la riqualificazione dell’ex Yard Belleli, nonché la stessa somma per i medesimi anni da porre nelle disponibilità della Regione Puglia da destinare al potenziamento della prevenzione e dell’assistenza nel settore della onco-ematologia nella provincia di Taranto. Si vuole, inoltre, espellere dal Dl il concetto secondo cui qualora non vi sia un pericolo grave e imminente, eventuali carenze evidenziate da comitato tecnico regionale nello stabilimento possano essere sanate in 48 mesi: dall’imminenza non dipende la gravità di un pericolo. Sempre in materia di sicurezza, si afferma che debba passare da 48 a 6 mesi il termine per la definitiva trasmissione del rapporto di sicurezza, vincolando tale invio alla rimozione delle cause che hanno portato il CTR a segnalare carenze in materia. Ma si introduce anche il divieto di esercizio dell’impianto nel caso in cui durante il sopralluogo di verifica degli adempimenti prescritti in materia di prevenzione incendi si rilevino irregolarità e nel caso in cui il gestore adotti misure insufficienti alla prevenzione e limitazione delle conseguenze degli incidenti rilevanti. Inoltre, si sottolinea la necessità di tempi stringenti per la definizione dei Piani di emergenza interna ed esterna.
In materia ambientale, si rinnova la richiesta di adeguare i limiti degli inquinanti a quelli esplicitati nel “WHO global air quality guidelines” dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) del 22 settembre 2021 e un controllo capillare della concentrazione di benzene al di fuori del perimetro dello stabilimento. Si rinnova, infine, la volontà di introdurre la Viias (Valutazione Integrata di Impatto Ambientale e Sanitario), quale condizione indifferibile per il rilascio dell’Aia.
In particolare, la proposta più innovativa sta nella sottoscrizione di un accordo di programma con le seguenti finalità:
a. adozione di interventi straordinari per la salvaguardia e la tutela ambientale e sanitaria;
b. gestione e attuazione degli interventi di bonifica;
c. salvaguardia dei livelli occupazionali e alla relativa formazione e riqualificazione professionale;
d. diversificazione industriale ecosostenibile dell’intera area territoriale;
e. favorire nuovi insediamenti economico-produttivi;
f. creare programmi di investimento e di riconversione industriale delle attività imprenditoriali dell’indotto;
g. riconversione economica, sociale e culturale dell’intera provincia di Taranto;
h. definizione di indirizzi per la riqualificazione urbana della città di Taranto;
i. migliorare e rafforzare le infrastrutture materiali e istituire centri di ricerca, università e incubatori d’impresa.
CONSORZI DI BONIFICA
Sui consorzi di bonifica, nella fattispecie, si vuole procedere alla sospensione dei pagamenti dei contributi di bonifica richiesti all’utenza dal Consorzio Unico subentrato senza soluzione di continuità nell’esercizio delle funzioni consortili dei soppressi Consorzi di Bonifica Commissariati della Regione Puglia a far data dal 1° gennaio 2024, nonché all’annullamento delle richieste di pagamento relative alle annualità dal 2018 al 2023, quindi prima dell’operatività del Consorzio Unico, avanzate all’utenza dai consorzi di bonifica commissariati della Regione Puglia.
MITILICOLTURA
In materia di mitilicoltura, invece, si richiede che venga estesa anche al settore la destinazione delle somme del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, come dettagliata dal comma 5 dell’articolo 1 del decreto-legge in esame, per un ammontare di due milioni di euro.
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