“Non ho firmato dal notaio. Resto un consigliere comunale di opposizione, ma soprattutto un uomo libero che ha fatto saltare il banco al PD e a Michele Emiliano. Caro Presidente Emiliano, i tuoi Consiglieri potevano votare la mozione di sfiducia in Consiglio e far cadere l’amministrazione. Si sono nascosti e non l’hanno fatto. Con le firme dinnanzi al notaio il centrosinistra voleva intestarsi i meriti della caduta di Melucci, dopo aver amministrato appassionatamente con lui per sette anni. Io non faccio il vostro “pupazzo”: per questo non ho firmato”. Così, sui social, Luigi Abbate spiega perché non ha firmato dal notaio per staccare la spina al sindaco Rinaldo Melucci.
potrebbe interessarti anche
Mistero a Taranto: esplosione e tracce di sangue su una panchina
Taranto, crisi cozze: richiesta al Ministero per la sospensione dei canoni di concessione demaniale
Taranto, “60 secondi di rumore” contro la violenza di genere
L’orgoglio dei tarantini in occasione dell’apertura del ponte girevole
Taranto, mediatori linguistici e infermieri di processo al Pronto Soccorso: comunicazione più inclusiva nell’accesso alle cure
Taranto, differenziata: FdI ‘Comune continua a sbagliare creando caos’