“Ho apprezzato molto le parole di Chiara Gribaudo, Monica Cirinnà, Laura Boldrini, Antonella Vincenti, riguardo al trattamento riservato alle donne in queste elezioni politiche. Parole di dignità. Noi non vogliamo che qualcuno ci riconosca un privilegio, e non vogliamo neppure essere le favorite di qualcuno, vogliamo continuare a impegnarci per il nostro Paese sapendo, però, che la nostra voce sarà ascoltata, le nostre proposte, i nostri meriti, le nostre competenze, le nostre capacità, e anche i nostri errori”.
“In Puglia abbiamo avuto la più grande delusione dal partito, che invece con il suo segretario aveva detto che si sarebbe trasformato da partito a trazione maschilista a partito a trazione femminista: il risultato è stato cinque uomini capolista su cinque collegi. Un vero paradosso! E allora basta con l’ipocrisia, basta con le parole, basta presentare la parità di genere come se fosse una conquista da fare tra cinquant’anni. Adesso tocca a noi! Allora nel congresso, tra le tappe che il segretario ha tracciato, è necessario che ce ne sia una in cui le donne siano protagoniste. Un “congresso rosa”, in cui raccontare insieme l’Italia che vogliamo e il partito che vogliamo. E allora sì che le nostre proposte si confronteranno con le altre e si potrà ripartire con un partito davvero plurale e democratico”
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