È iniziata alle 10:20 di venerdì 4 aprile, nel palazzo di giustizia di Potenza la seconda udienza preliminare del processo ambiente svenduto Ilva.
Delle tre aule messe a disposizione dal presidente del Tribunale, Rosario Baglioni e video collegate per accogliere le circa 1500 persone previste tra parti e avvocati, ne sono state riempite solo due per non oltre 150 presenze.
Le misure adottate dall’amministrazione comunale con servizio navetta e limitazioni del traffico previste per la prima udienza dello scorso 21 marzo non sono state rinnovate perché di fatto l’afflusso era stato contenuto.
Davanti al gup assegnatario del fascicolo, Francesco Valente l’udienza è continuata tra costituzioni nuove e eccezioni.
Una di queste è stata sollevata dall’avvocato pasquale Annichiarico, legale della famiglia Riva, che si è opposto alle nuove costituzioni di parte civile perché giudicate tardive; per la difesa dei proprietari dell’Ilva all’epoca del contestato disastro ambientale, il momento ultimo per formalizzare la partecipazione al giudizio sarebbe stata la prima udienza preliminare.
Sul tema interpretazioni giurisprudenziali e applicazione di norme che si sono sostituite nel tempo saranno valutate dal Gup che intanto ha autorizzato la presentazione ma sull’ammissibilità delle stesse e sull’eccezione di immanenza, ovvero la possibilità secondo alcuni legali di validare le costituzioni avvenute nel processo principale Valente scioglierà la riserva nella prossima udienza del 9 maggio.
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