MOLFETTA – Doveva essere un tranquillo sabato, quello del 19 aprile, vigilia di Pasqua, ma lo scenario apparso davanti agli occhi dei passanti sul lungomare Colonna di Molfetta (Bari) ha avuto tutt’altro impatto: un esemplare di stenella, lungo circa 180 centimetri, si è spiaggiato sul bagnasciuga con il corpo martoriato da profondi tagli.
Secondo quanto riferito da Pasquale Salvemini, esponente del WWF di Molfetta che ha denunciato il ritrovamento, il delfino presentava segni inequivocabili di una brutale violenza: una vasta lacerazione lungo la parte ventrale, tale da dividerlo quasi in due, e la pinna caudale tranciata. La colorazione anemica dell’animale fa presumere che sia stato eviscerato quando era ancora in vita.
Un gesto definito “vomitevole” dallo stesso Salvemini, che denuncia l’ennesimo episodio di crudeltà nei confronti della fauna marina. Non è il primo caso che coinvolge delfini o tartarughe marine lungo le coste pugliesi.
Sale dunque l’indignazione tra cittadini e ambientalisti, mentre cresce la richiesta di un intervento deciso da parte della polizia marittima per risalire ai responsabili di questo gesto inqualificabile.
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