Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.

Nessun cookie da visualizzare.

Omicidio Galatone: Danieli ucciso con tre colpi d’ascia alla nuca

Sarebbe stato ucciso con tre colpi di ascia alla nuca Sebastiano Danieli, l’uomo di 66 anni che nella mattinata di martedì 11 febbraio è stato trovato in una pozza di sangue sul terreno di sua proprietà situato nell’agro del Comune di Galatone.

Secondo le ricostruzioni, dopo una discussione con la vittima, la cui dinamica sebbene non ancora del tutto chiarita sembrerebbe riconducibile a controversie di vicinato per motivi apparentemente futili, Cosimo Loiola avrebbe colpito il 65enne al capo e alla spalla con un’ascia in ferro, provocandogli un trauma encefalico con frattura della volta cranica che ha portato alla morte.I colpi inflitti sarebbero stati 3.

Gli accertamenti sono stati condotti dai Carabinieri della Compagnia di Gallipoli, sotto il comando del Capitano Alessandro Monti, in stretta collaborazione con il personale del Nucleo Investigativo provinciale diretto dal Tenente Colonnello Cristiano Marella. Tra le attività  investigative si evidenziano:

Sopralluogo e rilievi scientifici: Un team della sezione rilievi ha eseguito un sopralluogo accurato sul luogo dell’omicidio per raccogliere elementi di prova. In caserma sono stati ascoltati i familiari della vittima, i quali hanno riferito di precedenti minacce ricevute da Sebastiano, attribuibili a Cosimo LOIOLA, proprietario del podere confinante. Dopo i primi risconti l’ indagato è stato rintracciato presso la sua abitazione; durante la perquisizione è stata recuperata e sequestrata un’ascia, ritenuta l’arma utilizzata nel delitto.

Sono state acquisite registrazioni da telecamere private installate nella zona dell’omicidio e lungo il tragitto percorso dall’indagato prima e dopo l’atto criminoso.

 

Il fermo, disposto dal pubblico ministero e formalizzato con un corso notturno eseguito sotto la supervisione della dottoressa Rosaria Petrolo della Procura della Repubblica di Lecce, ha portato all’arresto di Cosimo LOIOLA. L’indagato, assistito e difeso dall Avv. Antonio LUCERI, non ha fornito alcuna versione sui fatti durante le prime dichiarazioni. Al termine delle formalità di rito, è stato trasferito in carcere in attesa degli sviluppi del procedimento.

 

About Author