Francavilla Fontana, maxi frode: l’ex vicesindaco resta in carcere

FRANCAVILLA FONTANA – Hanno rinunciato al Riesame, aspettando sicuramente tempi migliori finalizzati, nel prossimo futuro, a riottenere la libertà dei propri assistiti.

Era prevista per la mattinata di oggi l’udienza davanti ai giudici del Tribunale del Riesame di Lecce, ma i legali che difendono i principali indagati dell’inchiesta sulla presunta maxi frode alle compagnie assicurative guidata, secondo l’accusa, dall’avvocato ed ex vicesindaco di Francavilla Fontana Luigi Galiano, oggi consigliere Comunale, hanno scelto una strada diversa rispetto a quanto preventivato in un primo momento.

L’accusa

Al momento, insomma, resta in piedi non solo l’ordinanza firmata dal Gip Saso, ma anche la tesi accusatoria formulata dai pubblici ministeri Negro e Carluccio sulla base delle indagini della Guardia di Finanza di Francavilla che, lo scorso 14 marzo, aveva arrestato 12 persone, di cui 5 in carcere, per un totale di 162 indagati. I quattro principali indagati, gli stessi per cui era stata presentata istanza al Tribunale della Libertà, sono accusati di aver fatto parte di una presunta associazione per delinquere capeggiata dall’avvocato Galiano e finalizzata alle frodi assicurative. Una “fabbrica di falsi sinistri” di cui avrebbe fatto parte anche un medico di base che, sulla via del patteggiamento, ha già riottenuto la libertà. Nulla da fare, invece, per l’avvocato Galiano, che resta detenuto nel carcere di Brindisi, e per i suoi 3 collaboratori, due in carcere e una ai domiciliari. Le misure cautelari, al momento, restano necessarie e, secondo il gip, ben motivate. E allora, niente Riesame. Al vaglio del collegio difensivo, in questo caso composto dagli avvocati Giancarlo Camassa, Antonio Andrisano e Luca Mangia, eventuali strade alternative.

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