La mattina del 7 novembre, i militari della Compagnia Carabinieri di Lecce e della Stazione Carabinieri di Lecce Santa Rosa hanno effettuato un’operazione di fermo a carico di un minorenne di 15 anni, in esecuzione di un decreto emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Lecce. Al giovane vengono contestati gravi reati, tra cui la detenzione illegale di materiale esplosivo, in particolare 14 bombe carta artigianali, note come “petardoni”.
Le indagini sono state avviate a seguito di un allarme lanciato dalla dirigenza scolastica, preoccupata per la presenza di manufatti esplodenti all’interno di un’aula. Il 31 ottobre 2024, durante le prime ore di lezione, è stato scoperto che un alunno aveva occultato le bombe carta nel proprio zaino. La situazione ha destato allerta, culminando nel ritrovamento di una busta contenente sette candelotti da 30 grammi e sette da 50 grammi, nascosti nel cortile della scuola.
Le indagini, condotte con grande solerzia, hanno rivelato che le bombe carta erano state costruite artigianalmente in modo tale da risultare estremamente pericolose, con un potenziale esplosivo significativo. Gli artificieri hanno accertato che i manufatti avrebbero potuto esplodere anche accidentalmente, rendendo necessario un intervento tempestivo per evitare una potenziale tragedia.
Il pericolo rappresentato da queste esplosioni ha spinto le forze dell’ordine a proseguire le indagini senza sosta, al fine di identificare non solo il presunto autore del reato, ma anche eventuali complici coinvolti nell’illecita attività. È emerso che il minorenne aveva intenzione di cedere le bombe ad altri ragazzi, in vista della festività di Halloween, il 31 ottobre.
A causa della gravità dei fatti e del rischio di reiterazione delle condotte illecite, il fermo del minore è stato considerato necessario. Le indagini continuano per individuare ulteriori soggetti coinvolti e per comprendere appieno la dinamica del reato, includendo il confezionamento e la custodia degli ordigni esplosivi.
Il giorno successivo, 8 novembre 2024, si è svolto l’interrogatorio di garanzia del minorenne, al termine del quale il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto il collocamento del ragazzo in una comunità penale, considerando la gravità delle azioni compiute.
Le autorità competenti stanno lavorando per garantire la sicurezza dei giovani e prevenire simili episodi in futuro.
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