Sostegni, formazione, rilancio: l’Unione ristoratori si riunisce a Bari per confrontarsi

BARI- Rivendicare diritti e proporre azioni urgenti per sopravvivere al presente e programmare un futuro sostenibile con l’obiettivo di non lasciare nessuno indietro: è questo l’obiettivo dell’incontro di martedì 22 febbraio alle 16 presso l’AncheCinema di Bari organizzato dall’Unione ristoratori, sigla che riunisce, in tutta la Puglia, associazioni e imprese, intelligenze e competenze.

Sarà un momento di approfondimento, dibattito e confronto, con slide e contributi video che vedrà la partecipazione di numerosi ristoratori delegati, provenienti da tutta la Puglia. I partecipanti saranno impegnati in incontri e dibattiti con l’ausilio di proiezioni e relazioni. Invitati al confronto i rappresentanti delle istituzioni: governo, Regione Puglia, Anci, Camera di commercio. Ospiti i rappresentanti delle associazioni professionali di settore e le sigle sindacali. Al termine della giornata sarà stilato e condiviso un documento di sintesi. A moderare il dibattito Manila Gorio.

“Questo momento di confronto – hanno detto gli organizzatori – è importante per progettare un futuro sostenibile. Ci troviamo di fronte a una compressione dei ricavi del 70 percento, un aumento dei costi materie prime e utenze del 30 percento. Questo procura una passività che si somma alle altre accumulate durante il lockdown, prestiti elargiti da Regione Puglia e dallo Stato sotto varie forme, che dobbiamo restituire. Così si crea una situazione debitoria insostenibile perché le aziende rimaste in piedi sono già debilitate. C’è bisogno di una ripartenza seria e ben strutturata”.

Tre i temi sul tavolo: sostegni, formazione, rilancio. Nel corso dell’intera giornata l’ausilio di video inchieste, relazioni, contributi con slide e interviste come spunti per alimentare il dibattito. Al termine dei lavori sarà stilato e condiviso un documento di sintesi.

“Il settore Ho.re.ca. a livello nazionale esprime circa 340mila imprese e quasi 1milione e mezzo di occupati. Sono a rischio centinaia di attività e migliaia di posti di lavoro. Servono misure di sostegno adeguate per non aggiungere debito al debito. Il settore della ristorazione in particolare rappresenta un riferimento storico per l’economia del Paese e della nostra Puglia, sia per la filiera agroalimentare che per il comparto turistico”.

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