CAROVIGNO – L’ex sindaco di Carovigno Massimo Lanzillotti e l’ex presidente del consiglio Comunale di Carovigno Francesco Leoci, nei giorni scorsi assolti con formula piena da accuse di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio, sono di nuovo “candidabili”. Lo rimarcano in una nota congiunta i due ex amministratori nel commentare con evidente orgoglio la decisione del Tribunale di Brindisi che ha revocato la loro incandidabilità dovuta allo scioglimento del Consiglio comunale della Città della ‘Nzegna per presunte infiltrazioni mafiose. I due ex amministratori erano già stati assolti con formula piena da accuse di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio. “Con questa sentenza civile – scrivono Lanzillotti e Leoci – è stato stabilito che non ci sono nostre responsabilità e che le richieste di incandidabilità non erano fondate”.
Lo scioglimento del Comune
Come si ricorderà, lo scorso anno, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, il Consiglio dei Ministri aveva deliberato lo scioglimento, per accertate ingerenze da parte della criminalità organizzata, del Consiglio comunale di Carovigno, oggi commissariato.
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