Fim, Fiom, Uilm e Usb hanno annunciato una manifestazione a Taranto per lunedì 29 gennaio nel contesto della controversia ex Ilva, con un raduno di fronte alla portineria delle imprese dalle 7, seguito da un corteo intorno allo stabilimento.
Affermano il rischio imminente di chiusura dello stabilimento per decisione precisa dell’amministratore delegato, rappresentante di fatto di ArcelorMittal. L’obiettivo è influenzare il Governo durante la conversione del decreto affinché fornisca adeguate garanzie per i lavoratori e i crediti delle imprese.
I sindacati segnalano il deterioramento del solo altoforno in funzione (il numero 4) e sforzi per fermare le batterie 7-8 portando alla chiusura definitiva dello stabilimento. Condannano la gestione di ArcelorMittal, sottolineando scioperi passati per rimuovere l’azienda, responsabile di crisi produttive e impoverimento nella provincia ionica.
Ora, insistono sulla necessità di preservare lo stabilimento, impedendo all’attuale amministratore delegato di ArcelorMittal, Lucia Morselli, di aggravare una situazione già critica, evitando così un possibile disastro ambientale e sociale irreversibile. Ribadiscono l’importanza dei lavoratori dell’appalto nel garantire la produzione e la tutela ambientale.
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