Le segreterie territoriali e le Rsu di Fim, Fiom e Uilm di Taranto hanno chiesto un incontro urgente ai commissari straordinari di Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria per affrontare la delicata questione delle cosiddette comandate allargate durante gli scioperi.
Il tema è legato alla precettazione straordinaria dei lavoratori su più turni, con l’obiettivo di evitare la fermata di carri siluro e impianti che, in assenza dell’impianto di granulazione, rischiano danni per la solidificazione della ghisa.
I sindacati denunciano l’utilizzo improprio di questa procedura da parte dell’azienda e ricordano che, nonostante le ripetute richieste, lo stabilimento è ancora privo dell’impianto di granulazione dal 2014, in seguito a un’ordinanza del sindaco di Taranto.
«L’azienda ha comunicato l’intenzione di ricorrere nuovamente alle comandate allargate per prevenire danni strutturali, come accaduto nel 2019 con la rottamazione di 7 carri siluro. Tuttavia, crediamo che questa prassi venga oggi applicata in modo improprio e non sia più tollerabile», si legge nella nota congiunta.
Fim, Fiom e Uilm sottolineano come questa situazione rappresenti una limitazione del diritto costituzionale allo sciopero e chiedono l’apertura immediata di un confronto per individuare una soluzione strutturale. «È inaccettabile che un impianto siderurgico a ciclo integrale operi ancora senza una valvola di sfogo come l’impianto di granulazione. Non si può continuare a gestire gli scioperi sacrificando i diritti dei lavoratori», concludono.
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