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Droga gestita da pentiti, arrestato anche ex membro clan Bari

Tra i 16 arrestati nell’operazione della Dda di Genova sul traffico internazionale e spaccio di droga c’è anche Domenico Milella, 44enne barese collaboratore di giustizia dal 2020.

Nonostante fosse da quattro anni sotto protezione, Domenico Milella avrebbe continuato a gestire lo spaccio di rilevanti quantità di droga nelle sue località protette, prima Genova e poi La Spezia. E con lui avrebbero agito altri collaboratori di giustizia pugliesi e il genero Giuseppe, residente a Massa. In particolare, secondo il gip che ne ha disposto il carcere, Milella avrebbe “tirato le fila del gruppo, reclutando persone a lui note anche perché provenienti dal medesimo circuito criminale”. E il cambio di domicilio protetto, “lungi dal comportare una interruzione dell’attività criminosa – rileva il gip – ha consentito lo sviluppo dell’attività illecita in una nuova piazza di spaccio, contigua al luogo di residenza del genero”. “Nonostante l’attivazione del programma di protezione con tutte le tutele, anche economiche, che comporta – scrive ancora il gip – quattro soggetti sono rimasti coinvolti in attività criminosa di primo piano”. Nei confronti di tutti gli indagati il gip ha riconosciuto una “spiccata pericolosità sociale” e una “elevata spregiudicatezza e disinvoltura nella consumazione di reati qualificati da un forte disvalore penale ed allarme sociale”. Milella e il genero, come rilevato dagli inquirenti, sarebbero coinvolti anche nella tentata rapina a un corriere della droga che avrebbe dovuto consegnare sei chili di cocaina. Il 17 dicembre 2022, nel parcheggio sotterraneo di un supermercato di Genova, i quattro indagati coinvolti – tra cui Milella – avrebbero strattonato, preso per il collo e minacciato con un coltello il corriere per rubargli la droga, ma la rapina fu sventata da un maresciallo della finanza che in quel momento era lì. Milella, inizialmente bloccato dal finanziere (che si era qualificato), si sarebbe liberato dalla presa con dei calci e, prima di salire in auto e scappare, avrebbe puntato un coltello – con lama lunga almeno 20 centimetri – contro il militare. Dopo quell’episodio fu trasferito da Genova a La Spezia. Insieme a Milella è indagata a piede libero anche la moglie, Maddalena Cassano, per la quale il pm non ha chiesto la misura cautelare. Insieme al marito avrebbe confezionato diverse dosi di cocaina destinata allo spaccio.

 

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