Il consigliere regionale Massimiliano Stellato, firmatario della legge regionale che ha istituito la gratuità delle cure odontoiatriche per le persone più fragili nelle strutture pubbliche della Puglia, lancia un appello alla Asl di Taranto affinché attivi immediatamente il servizio.
Stellato sottolinea che, nonostante la legge del 15 gennaio 2023 abbia identificato specifiche categorie di soggetti fragili – in particolare pazienti con disabilità psicomotoria o disturbi del comportamento – come destinatari di queste prestazioni odontoiatriche a carico del servizio sanitario pubblico, alcune aziende sanitarie pugliesi, tra cui quella di Taranto, non hanno ancora dato risposta.
“Invito le Aziende sanitarie ad adempiere immediatamente – afferma Stellato -, considerato che i termini previsti per l’attivazione del servizio, anche su richiamo della Regione, erano fissati al 31 agosto.” La legge in questione obbliga le strutture sanitarie ad assicurare gratuitamente le migliori e più accurate prestazioni odontoiatriche ai pazienti disabili e fragili, garantendo un regime di maggiore protezione e la disponibilità del servizio di anestesia per eventuali necessità di sedazione.
Stellato conclude evidenziando l’importanza di questa norma, che ha superato anche il vaglio della Corte Costituzionale, sottolineando che “una legge così importante non può rimanere sulla carta”. Si tratta di una misura di giustizia sociale volta a sostenere i cittadini più deboli e che rende la Puglia un’avanguardia nell’assistenza sociosanitaria. Stellato promette di continuare a essere al fianco di chi vive in condizioni di fragilità e non deve rinunciare alle cure a causa dell’inadempienza delle istituzioni.
potrebbe interessarti anche
Kyma Mobilità: ‘Gestione personale inidoneo sotto accusa’
Ex Ilva, Stellato: ‘Altoforno 1 non è la priorità per Taranto’
Statte, Statte 2.0 diventa movimento politico
Taranto, Festa dell’Accoglienza all’IC Renato Moro
Taranto, riparte l’AFO 1. Fim Cisl “aspetta” il Ministro
Taranto, incidenti sul lavoro, sindacati: ‘Una piaga da sanare’