La stagione irrigua del 2025 si preannuncia critica, con gravi rischi per i redditi e gli sforzi degli agricoltori pugliesi. L’allarme è stato lanciato dall’Area Due Mari di CIA Agricoltori Italiani di Puglia, e i dati sono allarmanti. La crisi idrica in provincia di Taranto è amplificata dalla mancanza di piogge e dalle temperature insolitamente alte anche a novembre.
“Solo l’impegno di alcuni attori ha salvato la stagione appena conclusa – dichiara Antonio Paolo Scalera, consigliere regionale de La Puglia Domani e vicepresidente della V Commissione –, ma la situazione attuale lascia poco spazio a speranze per il futuro. Gli agricoltori della Terra Ionica sono in difficoltà, e anche l’approvvigionamento potabile è a rischio, con Acquedotto Pugliese che ha già ridotto la pressione dell’acqua”.
Nella diga di San Giuliano ci sono 13,5 milioni di metri cubi d’acqua in meno rispetto all’anno scorso, mentre la diga di Monte Cotugno registra una carenza di 117 milioni di metri cubi.
Scalera ha richiesto un’audizione urgente delle Commissioni IV e V, per fare il punto su interventi chiave come la manutenzione straordinaria delle dighe, la pulizia dei canali e il miglioramento degli impianti obsoleti. Tra le proposte, spiccano: la pulizia del canale adduttore, una campagna informativa per gli agricoltori, la valorizzazione delle risorse idriche locali e l’uso delle acque reflue.
“Non possiamo più permetterci di giocare con il futuro dei nostri agricoltori e dell’economia pugliese,” conclude Scalera.
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