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Confartigianato Lecce: “Essere buoni artigiani e bravi imprenditori per rimanere sul mercato”

LECCE- “Non è più sufficiente creare un prodotto di qualità ma bisogna capirne il valore e quindi il prezzo da fissare sul mercato. Bisogna essere buoni artigiani ma anche bravi imprenditori.”

Si è svolto nella giornata del 23 marzo il dibattito pubblico “Escalation dei costi e ripercussioni nel mercato dei prodotti artigianali” promosso da Confartigianato Imprese Lecce, con il patrocinio dell’Università del Salento e della Camera di commercio di Lecce, e organizzato per discutere sulle difficoltà quotidiane registrate dalla filiera agroalimentare che sta risentendo fortemente dei rincari dei prezzi delle principali materie prime importate – come cereali, mais e grano – a cui si è aggiunto quello del carburante che incide negativamente sui costi di trasporto. Il problema dell’aumento dei costi fissi rischia così di gravare sul prezzo finale e quindi sull’utente.

“L’obiettivo è quello di sviluppare e perfezionare il carattere imprenditoriale di ogni artigiano. La Puglia e il Salento sono pieni di artigiani qualificati che sono veri e propri maestri del saper fare ma che focalizzano l’attenzione sul lavoro tecnico e non anche sulla gestione – afferma Luigi Derniolo, presidente di Confartigianato Lecce -. A oggi, infatti, non è più sufficiente creare un prodotto di qualità ma bisogna capirne il valore e quindi il prezzo da fissare sul mercato, soprattutto alla luce dei rincari di energia e delle materie prime. C’è la necessità di capire quanto gli aumenti generali incideranno sul costo del prodotto e, conseguentemente, vedere sino a quando le aziende potranno assorbire tali aumenti senza riversarli sul consumatore finale. Il rischio è quello di essere tagliati fuori dal mercato o perché si ha un prezzo di vendita più basso rispetto ai costi o perché si aumentano i prezzi in maniera sconsiderata. Se le materie aumentano del 30% non è detto che il prodotto finale debba aumentare della stessa percentuale. Magari è sufficiente apportare ritocchi solo del 15% con una parte delle spese che può essere assorbita dai costi aziendali. E questo permette all’artigiano di mantenersi sul mercato ed essere concorrenziale. Per questo come

Confartigianato Lecce ci stiamo impegnando per sviluppare la professionalità dei propri addetti puntando, attraverso una serie di incontri, ad ampliare le conoscenze a livello imprenditoriale e non solo professionale.”

L’incontro è stata l’occasione per fornire agli artigiani alcuni concetti utili – efficienza, efficacia, analisi dei costi, equilibrio tra costo fisso e variabili, economie di scala, fatturato – da applicare nel breve e medio-lungo periodo, per determinare il prezzo di vendita dei prodotti garantendo la tenuta dei conti. “Non esiste una ricetta che possa risolvere tutti i problemi – ha dichiarato Amedeo Maizza, professore ordinario di Economia e gestione delle imprese dell’Università del Salento -. In questa fase è fondamentale conoscere all’interno la propria impresa e adottare le metodiche e gli strumenti che i principi di controllo di gestione di economia aziendale ci offrono e calarli nella propria realtà per cercare di trovare una via da percorrere che possa essere quella più utile a superare questo grave momento di difficoltà.”

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