Foto Audace Cerignola

Cerignola, incertezze tra i pali: bisogna “chiudere” la porta

CERIGNOLA – Quattro gol subiti in due partite, la metà per leggerezza del portiere. Il Cerignola deve “chiudere” la porta se non vuol vanificare, com’è accaduto nelle prime due giornate, la buona riuscita degli sforzi messi in atto dal reparto avanzato, per di più contro squadre sulla carta inferiori. Il gol del 2-2 incassato contro il Messina in pieno recupero nasce da una punizione sulla quale Trezza non ci crede e resta immobile mentre la sfera si insacca in rete. Il secondo gol preso contro il Sorrento, invece, è tutto nella papera di Krapikas, che non controlla un pallone non irresistibile calciato da fuori area. In estate si è fatto di tutto per trovare una sistemazione a Saracco, titolarissimo nella passata stagione e ceduto al Lecco. E adesso?
Al posto del classe ’94 è arrivato il portiere lituano, classe ’99 ma di poca esperienza, viste le sole 15 presenze all’attivo nelle ultime quattro stagioni. Krapikas deve trovare il feeling col campo, che tra i grandi forse non ha mai avuto, ci vorrà del tempo e soprattutto tanta fiducia. Il ventiquattrenne ha margini di miglioramento ma non è certamente la figura esperta che la piazza probabilmente si aspettava. Trezza, invece, è reduce dalle due presenze dello scorso campionato: anche lui non è stato infallibile nel suo esordio stagionale. Lo staff di Tisci, in primis il preparatore dei portieri Cagnazzo, ormai da anni in gialloblù, dovrà fare qualcosa per evitare che quanto visto nei primi due turni possa ricapitare. Incassare gol a causa di carenze tra i pali, alla lunga, può davvero costare caro nell’economia di un’intera stagione, e dopo soli 180 minuti di campionato i tifosi del Cerignola ne sanno già qualcosa.

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