Striscioni per le vie principali, code nelle biglietterie, un solo argomento nelle chiacchierate tra amici, Cerignola è una città nel pallone a poche ore dal big match di Benevento. Dalla cittadina dauna un esodo verso il “Vigorito”, dove saranno attesi un migliaio di sostenitori gialloblù per quello che sarà, in ogni caso, un appuntamento con la storia. Prima contro seconda, una gara spartiacque, col Benevento che vuol provare ad indirizzare la lotta al vertice ed un Cerignola che dovrà essere più Audace che mai per mantenere il passo della capolista attualmente a +4 ed entrare ufficialmente in discorsi di promozione diretta in Serie B, categoria che in riva all’Ofanto in oltre un secolo di storia non è mai stata neppure sfiorata. Una carovana a seguito dei ragazzi di Raffaele, una delle trasferte più numerose della storia recente gialloblù e di una tifoseria che conta sul ristretto bacino d’utenza di poco meno di 60mila anime. Si va al “Vigorito”, stadio blasonato e soltanto qualche anno fa teatro di un palcoscenico di assoluto spessore come la Serie A, sabato 30 novembre 2024 arena di uno scontro diretto che, forse, in pochi da Cerignola avrebbero pensato di affrontare. 1-1 nell’ultimo incrocio, datato lo scorso 15 febbraio, con rete di quel Capomaggio oggi perno di una squadra che farà certamente a meno di Gonnelli in una difesa in cui rimangono i rebus Ligi e Martinelli. Con Capomaggio nel terzetto arretrato, Raffaele potrebbe affidare ancora la regia a Bianchini, affiancato da Tascone e Paolucci. Russo pronto a riprendersi la fascia sinistra, a destra Coccia nettamente favorito sull’ex Parigini, ricordato a Benevento per le sue 21 presenze in Serie A con i giallorossi nel 2018. Attacco formato da Jallow e Salvemini, entrambi in fiducia e reduci da gol contro la Cavese, entrambi chiamati a fare i conti con la seconda miglior difesa del campionato.
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