Prosegue l’attività di controllo lungo la filiera della pesca da parte della Capitaneria di Porto di Brindisi, finalizzata a prevenire e scoraggiare la commercializzazione di prodotti ittici di dubbia provenienza.
I militari della Sezione Polizia Marittima della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Brindisi sono stati impegnati nel controllo della filiera ittica lungo il litorale di giurisdizione, precisamente nelle marine di Torchiarolo e San Pietro Vernotico.
L’attività è proseguita a Brindisi presso esercizi commerciali di somministrazione di prodotti ittici. Proprio durante un controllo effettuato in un ristorante, i militari hanno individuato un sostanzioso quantitativo di prodotti ittici di varie specie (tonno, salmone, polpo e gamberi) e semilavorati, tutti congelati ma privi di etichettatura e di documenti commerciali e/o sanitari.
La mancanza di etichettatura o di documentazione sanitaria o commerciale comporta l’interruzione della tracciabilità lungo la filiera della pesca, rendendo impossibile agli accertatori verificare l’esatta provenienza del prodotto. A questo punto, allo scopo di prevenire che tale prodotto non conforme finisse sulle tavole di ignari clienti, si è proceduto al sequestro finalizzato alla distruzione. Per il titolare dell’esercizio è scattata la contestazione del discendente illecito amministrativo, che prevede l’irrogazione di una sanzione amministrativa fino ad un importo massimo di € 4.500.
Dal consumo di prodotti non tracciati, spesso provenienti dalla pesca sportiva, senza alcuna garanzia circa provenienza e modalità di conservazione, possono derivare anche gravi problematiche di carattere igienico-sanitario.
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