Di Cosola, Capriati, Monti. Poi Cassano, Palermiti e Strisciuglio. Sono i cognomi che compaiono tra le persone assunte al Policlinico di Bari dalla Sanitaservice, società in house di un’azienda sanitaria finita al centro di controlli della Regione Puglia.
Il filone barese delle indagini, come scrive La Gazzetta del Mezzogiorno, si concentra sia sul personale che sugli appalti. La direzione distrettuale antimafia di Bari ipotizza collegamenti tra i clan baresi e il personale impiegato nelle mansioni di ausiliariato e portierato negli ospedali della città e della provincia.
La verifiche del Nirs, coordinati da Antonio La Scala, sono state fortemente volute dalla giunta regionale, in particolare da Rocco Palese, assessore alla salute, che ha esteso i controlli anche alle Asl, soci unici delle Sanitaservice, per controllare i bilanci delle società in-house. Nel caso in cui dovessero emergere irregolarità, si procederà alla revoca degli incarichi degli amministratori unici, come spiegano fonti interne alla Regione Puglia.
A Bari, il Nirs si sta mettendo a fuoco l’appalto delle ambulanze del 118 e l’internalizzazione del personale, ma si esamineranno anche le cosiddette mansioni superiori affidate a una parte del personale. Per questo, gli ispettori del Nirs hanno chiesto documentazioni e relazioni, mentre per l’analisi dei bilanci saranno nominati esperti dalla Regione Puglia.
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