“Colpisce, tra i molti elementi sconcertanti di quella che sembra essere a tutti gli effetti una spedizione punitiva, il fatto che l’aggressione sia stata filmata e diffusa sui social network, così come l’assoluta noncuranza degli aggressori verso i dispositivi di sorveglianza presenti all’interno dei locali in cui si è consumata la violenza, quasi a denotare indifferenza e sfida nei confronti della prospettiva di essere identificati e perseguiti dalla giustizia”. È il commento dell’assessora regionale alla Legalità, Viviana Matrangola, in riferimento al video diffuso sui social network e che ritrae un gruppo di ragazzi intenti a picchiare selvaggiamente un minore nella stazione di Galatina.
“Alla vittima e ai suoi familiari va la piena vicinanza della Regione Puglia – ha aggiunto Matrangola – Ma la solidarietà delle istituzioni non basta. Negli ultimi mesi, gli episodi di violenza giovanile sembrano assumere connotati sempre più preoccupanti che non possiamo ignorare. Il problema, ancora una volta, ha una radice culturale che dobbiamo affrontare alla base, con azioni di cultura del rispetto e della legalità che possano penetrare profondamente nel tessuto sociale e familiare e nelle scuole. Da alcune settimane siamo in dialogo con le Prefetture della regione per studiare il fenomeno delle violenze giovanili e delle ‘baby gang’ con più dettaglio, in modo da costruire interventi di prevenzione e di contrasto con l’aiuto delle istituzioni e delle reti di animazione sociale presenti sui territori affinché episodi di questo tipo non accadano mai più. Davanti a violenze come questa – ha concluso – non possiamo rimanere indifferenti. Bisogna richiamare alla responsabilità tutte le figure educative, dai genitori agli insegnanti”.
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