Foto: Miglietta

Virtus Francavilla, anche il ko col Sorrento nel processo di crescita

FRANCAVILLA F.NA – Non tutto il male vien per nuocere. Perdere 1-0, 2-0 o a 5-1 cambia poco in termini di sostanza: resta la sconfitta, soprattutto l’amarezza, e anche un briciolo di delusione per quello che avrebbe potuto essere e non è stato. La Virtus Francavilla si lecca le ferite dopo la clamorosa debacle casalinga contro il Sorrento. E per debacle s’intenda totale: la squadra è apparsa un po’ stanca, soprattutto nella ripresa, ha stranamente faticato nell’alzare il baricentro, pur creando diverse occasioni da rete soprattutto con Artistico. Il gol di Izzillo e l’esordio di un francavillese doc come Martina, classe 2006 e prodotto del settore giovanile biancazzurro, sono gli unici raggi di luce di una domenica che sembra aver spazzato via in un solo colpo certezze e autostima.

Ma non è così, non può essere così. Soprattutto vedendo gli ultimi due gol subiti: da un punto di vista emotivo la squadra sembrava aver alzato bandiera bianca, facilitando così i compiti degli avversari. Ma non è quella apprezzata contro il Sorrento, la vera Virtus, quella capace di mettere in fila cinque risultati utili consecutivi. Una battuta d’arresto che ci può stare, ecco perché 1-0, 2-0 o 5-1 fa poca differenza. E se è vero che dai punti più bassi, a volte, diventa più facile e motivante tornare all’apice… la Virtus deve cogliere questa occasione per dimostrare il suo valore. Volando basso e mantenendo i piedi ben saldi a terra, come rimarcato dal presidente Antonio Magrì nel dopo-gara. E allora sì, davvero non tutto il male vien per nuocere. A patto che la sconfitta venga presa e analizzata con il giusto spirito critico. E venerdì, per i biancazzurri, c’è l’esame Monopoli.

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