Porto di Brindisi verso la realizzazione della cassa di colmata

Se è vero che ogni euro investito in infrastrutture ne genera tre, è vero pure che gli interventi che stanno per iniziare nel porto di Brindisi spalancheranno le porte ad una stagione nuova per il territorio provinciale. Ne è convinto il presidente dell’autorità di sistema portuale del mare adriatico meridionale, Ugo Patroni Griffi, che nell’annunciare la firma del contratto d’appalto con l’ATI che realizzerà la cassa di colmata, sottolinea i vantaggi (tutti da verificare anche sotto il profilo ambientale ed occupazionale) che la realizzazione dell’opera regina porterà (o a voler fare l’avvocato del diavolo “dovrebbe portare”) con sé. Intanto, consegna dei lavori nelle prossime settimane. Cantiere aperto per circa due anni con impiego di manodopera locale. L’opera, il cui quadro economico complessivo ammonta a 66 milioni di euro, è stata frazionata in due lotti, il primo riguarda la realizzazione della cassa di colmata (43 milioni di euro) all’interno della quale verranno refluiti i sedimenti rinvenienti dall’escavo, contemplato nel secondo lotto (23 milioni di euro). “La realizzazione dell’opera non solo ci permetterà di dragare il porto, non solo darà casa alla Marina Militare e alle imprese che cercano spazi nel porto, ma offrirà a cittadini e turisti un parco su un magnifico fiordo su cui passeggiare. Questa opera – commenta Patroni Griffi- sarà in grado di incidere positivamente sul PIL di Brindisi e provincia, andando a sopperire alla riduzione o eliminazione degli incentivi che nel tempo sono venuti meno”.

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