Andria e Spinazzola hanno commemorato il Commissario Giovanni Palatucci, questore di Fiume e Medaglia d’Oro al Merito Civile, riconosciuto nel 1990 “Giusto tra le Nazioni” per il suo eroico impegno nel salvare migliaia di ebrei e stranieri italiani dalla deportazione durante la Seconda Guerra Mondiale.
La cerimonia si è svolta con un doppio evento voluto dal questore della provincia di Barletta Andria Trani, Alfredo Fabbrocini. Nel parco IV Novembre di Andria, il questore Fabbrocini ha deposto un mazzo di fiori sulla targa dedicata a Palatucci. Alla cerimonia hanno il cappellano della polizia di Stato, don Pietro D’Alba, il vice sindaco di Andria, Cesareo Troia, e il cavaliere Riccardo Di Matteo, delegato provinciale dell’associazione nazionale Onlus “Giovanni Palatucci”. Il secondo momento della commemorazione si è svolto a Spinazzola, nella Sala Innocenzo XII, dove si è tenuto il convegno dal titolo “Sicurezza e dovere in ricordo di Giovanni Palatucci”. All’evento hanno preso parte, oltre al questore Fabbrocini, il prefetto della Bat, Silvana D’Agostino, il sindaco di Spinazzola, Michele Patruno, e il Cavaliere Riccardo Di Matteo. Nel suo intervento, il questore ha sottolineato l’alto valore morale della figura di Palatucci, ricordandolo come un simbolo di giustizia e servizio verso il prossimo. Contestualmente, sono stati affrontati anche temi di attualità legati alla sicurezza pubblica e partecipata. Al termine del convegno, la cerimonia si è spostata nella villa Comunale di Spinazzola, dove è stata deposta una corona di fiori ai piedi della targa commemorativa dedicata a Palatucci. Alla presenza delle autorità provinciali e locali, delle forze dell’Ordine e della cittadinanza, la celebrazione si è conclusa con la benedizione impartita dal sacerdote della chiesa di San Pietro Apostolo, Don Michele Lorusso.
L’evento ha rappresentato un importante esercizio di memoria per onorare il sacrificio di un uomo della polizia di Stato che, come ribadito dal Questore Fabbrocini, ha “scelto consapevolmente” di mettere a rischio la propria vita per salvare quella di migliaia di profughi ebrei durante il periodo più oscuro della storia europea.
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