ORIA – La Procura di Brindisi ha iscritto nel registro degli indagati i conducenti dei due mezzi, un’auto e un pullman, coinvolti nel tragico sinistro mortale che, lo scorso giovedì pomeriggio, costò la vita alla 64enne di Brindisi Antonia Colucci, deceduta nello scontro.
L’apertura dell’inchiesta, si procede per omicidio stradale, è un atto dovuto per permettere gli accertamenti tecnici irripetibili che possano cristallizzare la dinamica del sinistro. I fatti sulla strada “Sant’Andrea” che collega la Statale 7 con il centro abitato di Oria. La perizia sarà eseguita il prossimo 28 novembre.
Oria, schianto mortale sulla Sant’Andrea: indagini della Procura
Come si ricorderà, nello scontro erano rimasti feriti gli altri occupanti della Fiat Grande Punto dove viaggiava la donna. Ovvero, il 41enne che guidava il mezzo, figlio della vittima, e un suo amico 22enne. Il terzetto era diretto al campo sportivo di Oria dove il più giovane dei feriti avrebbe dovuto arbitrare un match Under 14 tra Olympia Francavilla e Nitor Brindisi. Entrambi i ragazzi, sopravvissuti allo schianto, erano stati poi condotti e ricoverati in ospedale, in gravi condizioni. Illeso, invece, l’autista del bus, dipendente di una società di trasporto privato di Ceglie Messapica. L’uomo è risultato negativo ai test di rito eseguiti dopo il sinistro. A difendere gli interessi dell’azienda, l’avvocato Francesco Sabatelli.
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