Due incontri si sono tenuti di recente in Regione sul tema della Medicina generale in Basilicata. Lo ha fatto sapere l’assessore alla Salute e Politiche della Persona, Francesco Fanelli, il quale ne ha sottolineato l’importanza, in considerazione dell’inedito insediamento di due organi permanenti di confronto, istituiti con recenti provvedimenti regionali.
“Il lavoro di questi mesi ha portato alla concretizzazione di realtà organizzative e di confronto indispensabili per una buona programmazione, quali il comitato regionale e la delegazione trattante composte, rispettivamente, dalle sigle sindacali di rappresentanza dei medici di medicina generale e dalla parte pubblica da me rappresentata. La medicina generale va intesa come disciplina professionale olistica, garante di un servizio sanitario universalistico, proattivo e volto all’individuo e alla comunità – ha detto l’assessore Fanelli -. È pertanto, importante l’ascolto, la costanza nelle relazioni, la condivisione di azioni e l’attuazione di indicazioni, affinché, lavorando nella logica condivisa di garantire la capillarità del servizio, si intensifichi la rete territoriale e si lavori sul riconoscimento della professione in ogni sua legittima sfaccettatura.
Per costruire la nuova organizzazione del territorio secondo le indicazioni individuate nell’ambito del PNRR, è indispensabile l’accordo e la sinergia con i medici di medicina generale, protagonisti essenziali della sanità e primi fondamentali interlocutori dei cittadini e delle comunità.
Dopo anni di incertezza e indecisioni, questa amministrazione sta muovendo passi concreti verso il rinnovo dell’AIR (accordo integrativo regionale) la cui ultima stesura risale al lontano 2008”.
Tanti i punti toccati durante gli incontri, fra i quali, il nuovo ACN, la stesura dell’AIR, il Fondo a riparto 2023, le indennità di Collaboratore di studio medico e infermiere e l’opportunità della creazione di nuove forme organizzative e aggregative lodevoli quali le AFT (aggregazioni funzionali territoriali) e UCCP (unità complesse di cure primarie).
“Ringrazio le sigle sindacali e l’Ufficio Risorse umane del Servizio Sanitario regionale afferente al dipartimento salute per il lavoro sinergico improntato e che sono certo, sarà la base di un’azione duratura nel tempo e proattiva – ha concluso l’assessore Fanelli – siamo ad una svolta nel settore; Il ristagno politico di questi anni, non ci appartiene; di fatti, ben consapevoli della carenza di medici di medicina generale e delle criticità legate al comparto, siamo pronti a riprendere i pilastri normativi esistenti e a percorrere nuove strade organizzative, che consentiranno ai medici di espletare al meglio la professione e conseguentemente, di garantire un’assistenza adeguata sul territorio”.
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