È stato condannato a due anni e sei mesi di reclusione Giancarlo Mazzotta, ex sindaco di Carmiano rinviato a giudizio per il processo Bcc. Il presidente Tanisi, a latere Piazzalunga e Coppola, ha giudicato Colpevole l’ex sindaco di Carmiano del reato di tentata concussione. Mazzotta, durante la fase di raccolta delle deleghe per l’esercizio del diritto di voto nell’assemblea dei soci convocata per il rinnovo del consiglio di amministrazione della banca di Credito Cooperativo Terra d’Otranto, in qualità di sindaco del Comune di Carmiano nonché quale socio e amministratore di fatto della Banca di Credito avrebbe compiuto atti idonei e diretti in modo non equivoco a costringere un utente, socio e cliente della banca, di professione geometra, a dare o promettere indebitamente una utilità consistita nel ritirare il proprio appoggio alla lista di candidati capeggiata da Giulio Ferrieri Caputi, concorrente a quella capeggiata dal fratello di Mazzotta, tal Dino e a votare in favore di quest’ultima lista mediante minaccia consistita nel dirgli che fino a quel momento non “gli aveva rotto le scatole” ma che da quel momento avrebbe visionato ogni sua pratica presentata presso gli uffici del Comune o che era già pendente e che gli avrebbe provocato dei problemi ostacolandolo nell’ottenimento dei provvedimenti richiesti nell’interesse dei suoi clienti così abusando della sua qualità di sindaco e dei poteri connessi. Mazzotta è stato assolto dai capi A e C ed i reati legati alla violenza privata sono andati in prescrizione. È stata esclusa inoltre l’aggravante del metodo mafioso.
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