“Un gesto grave e minaccioso, di fronte al quale la nostra comunità non può restare in silenzio”. Così Domenico La Marca, sindaco di Manfredonia, ha commentato su Facebook l’episodio intimidatorio avvenuto nella serata di sabato 19 aprile, dove sono stati esplosi colpi calibro 12 contro l’auto della madre del magistrato Roberto Galli della procura di Foggia.
Il primo cittadino ha espresso piena solidarietà al pm, originario proprio di Manfredonia, sottolineando come l’amministrazione comunale sia già impegnata nella lotta alla criminalità, anche con la costituzione di parte civile nel processo “Giù le mani”, emblema – afferma – “di una necessaria amministrazione blindata, con muri alti e impermeabili contro corruzione, illegalità e mafia”.
“Non abbiamo possibilità di scelte di comodo oggi – ha aggiunto La Marca – questo atto vile è rivolto a chi serve con onore lo Stato, a chi si impegna ogni giorno per la legalità e la giustizia sociale”.
Il sindaco ha assicurato che l’amministrazione non resterà indifferente: “Siamo certi che gli autori di questo gesto verranno individuati. A testa alta continueremo a lavorare per creare gli anticorpi all’indifferenza e difendere la bellezza del nostro territorio dalla mafia”.
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