Resta almeno fino a dopodomani il divieto di balneazione e di pesca fino a 500 metri dalla costa. Saranno i risultati dei prelievi eseguiti da Arpa poi a stabilire se sarà sufficiente o se ci vorranno altri giorni di divieto precauzionale. A Santa Maria al Bagno il fiume di liquami che si è riversato prima in strada e poi in mare è stato quasi del tutto ripulito. L’ultimo intervento da parte della ditta incaricata dal
Comune effettuato in mattinata dovrebbe essere quello definitivo. Secondo quanto si è appreso a creare il danno sarebbe stato un mezzo che stava effettuando alcuni
lavori sulla rete elettrica per conto di Enel. Durante le manovre è stato urtata e rotta una condotta in acciaio da cui transitano tutti i liquami di Santa Maria al
Bagno. Il tutto è avvenuto nel tratto vicino
alle Quattro Colonne, un’area di particolare attrattività turistica e anche una zona residenziale. Il sindaco di Nardò Pippi Mellone ha emanato l’ordinanza di divieto di balneazione e pesca almeno fino al 22 maggio. Poi si vedrà. Intanto si sta valutando la possibilità di rivalersi sia sul piano del risarcimento in sede civile sia, sul piano penale, per verificare profili di responsabilità per il danno ambientale
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