Roma – Dai tempi del congresso, chiuso “entro marzo”, al nuovo gruppo dirigente fatto da una generazione più giovane ma ancora, l’analisi del voto, e al mai più “governi di salvezza nazionale”. Il mea culpa di Enrico Letta non è bastato però a raffreddare gli animi delle donne del partito. Il congresso resta il tema caldo parallelamente a un lavoro di opposizione parlamentare “duro e intransigente” dice Letta che preferisce le primarie ai concorsi di bellezza. La fase di ricostruzione del Pd parte anche dal tema delle alleanze da rivedere una volta cambiata la classe dirigente
https://youtu.be/AcymFx3gnmQ
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