LECCE – Si sarebbe reso protagonista di un altro episodio di violenza il 30enne sloveno, senza fissa dimora, che nei giorni scorsi è finito sulle pagine di cronaca per aver brutalmente ucciso un gattino nel centro storico di Lecce. Per l’uomo era stato disposto un trattamento sanitario obbligatorio (TSO).
Al Vito Fazzi di Lecce, preso da un raptus di follia, si sarebbe scagliato contro il personale sanitario preso a calci e pugni. Ad avere la peggio sono stati un medico di turno e un infermiere intervenuti nel tentativo di calmarlo. Il medico ha rimediato un trauma facciale con prognosi di 20 giorni, l’infermiere una lieve ferita al capo con prognosi di 5 giorni. Sul posto sono giunti i carabinieri.
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