L'esultanza di Pinzauti in Foggia-Lecco (Foto Calcio Lecco 1912)

Foggia, le finali restano un doloroso tabù

FOGGIA – Alle spalle del Foggia un’altra amarissima delusione, i rossoneri hanno abbandonato definitivamente il sogno Serie B piegandosi dinanzi al Lecco nella doppia finale play-off di Serie C. È soltanto l’ultima delle tante, i satanelli non hanno infatti mai vinto una finale play-off nella loro storia. La statistica parla chiaro, è una maledizione: cinque finali disputate in 21 anni (tra Serie C, C2 e Serie D), zero vittorie, troppe delusioni. L’incubo comincia nel 2002, con un Foggia posizionato al quinto posto nel Girone C della vecchia Serie C2: in finale play-off i rossoneri si devono arrendere ai siciliani del Paternò che, dopo un doppio 0-0, ottengono la promozione in C1 in virtù del miglior piazzamento in classifica. Passano soli 5 anni, il Foggia ci prova ancora ma questa volta l’obiettivo è di ben altra portata, nel 2007 i rossoneri si giocano la B contro l’Avellino: l’1-0 allo “Zaccheria” illude tutti, al “Partenio” gli irpini la riprendono con Rivaldo all’88’, per poi vincere 3-0 ai supplementari. Segue il fallimento, che nel 2012 costringe il Foggia a ripartire dalla Serie D: i rossoneri non riescono a vincere il Girone H giungendo quinti, ma conquistano la finale play-off, persa 3-1 a Matera. Questa volta non è un dramma, il ripescaggio in Serie C1 cancella l’ennesima beffa finale. Ben più amaro il destino dei play-off nel 2016, quando il Foggia di De Zerbi arriva a sfiorare la B per la seconda volta in nove anni. Iemmello, Sarno, Chiricò e compagni danno spettacolo fino all’ultimo atto. Il Pisa di Gattuso, però, è più forte ed esce indenne dalla doppia sfida: 4-2 per i nerazzurri in Toscana ed 1-1 davanti ai 20mila dello “Zaccheria”. La storia dei play-off che soltanto pochi giorni fa abbiamo finito di raccontare è probabilmente diversa rispetto alle altre, forse più bella ma senza lieto fine. Il Foggia è stato la favola di questo mese post-season ma ciò non è bastato: il Lecco ha spezzato il sogno dei dauni, ancora una volta costretti ad un risveglio amaro.

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