Foggia: addio Serie B, ma ora bisogna ripartire

FOGGIA – Questa volta la zona Foggia non ha funzionato, questa volta gli occhi di tigre di Delio Rossi non hanno ipnotizzato gli avversari. Questa volta il pubblico non ha fatto la differenza anche se gli 800 presenti al Rigamonti Ceppi sono stati fantastici. Il Foggia resta in serie C mentre il Lecce si gode il sole della serie B. Peccato perché gli ingredienti per la remuntada c’erano tutti. Una ferita molto simile a quella subita dal Bari e dai suoi tifosi perché quando arrivi ad un passo dalla gloria, ma il nastro lo staccano altri fa davvero male. Tutto da rifare per la comitiva rossonera che dovrà capire già come muoversi. Il primo step, ma questo è scontato per il club di Canonico è l’iscrizione al campionato. Poi bisognerà risolvere il nodo direttore sportivo perché è ormai chiaro da tempo che Piergiuseppe Sapio non è più il direttore sportivo del Foggia. Il dirigente non è stato presente nella cavalcata playoff dei satanelli e diciamoci la verità: se non ci sei neanche nel giorno della finale vuol dire che sei fuori dal progetto al centro del quale invece c’è invece Delio Rossi, anzi una figura esclude l’altra. Canonico sa che la figura del direttore sportivo nel calcio professionistico è importante per cui, a nostro avviso, il primo tassello da riempire è proprio questo. Guardando il bicchiere mezzo pieno, sarà importante avere la presenza del tecnico Rossi già dal ritiro pre campionato e già dall’avvio del calciomercato. Perché le stagioni partono dall’estate e i risultati si costruiscono dalle fondamenta.

 

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