La FIT-CISL di Taranto denuncia l’ennesimo scippo ai danni della città di Taranto, sempre più isolata, con la provincia, per i collegamenti con il Nord nel trasporto ferroviario.
La FIT-CISL di Taranto, attraverso il segretario generale Vito Squicciarini, ha più volte segnalato lo stato di degrado e isolamento in cui versa la stazione di Taranto presidiata solo da senza tetto e parcheggiatori abusivi.
Apprendiamo da fonti attendibili che è previsto dal 1° ottobre 2023, oltre al Frecciarossa Taranto-Milano, la cancellazione di alcuni intercity svuotando letteralmente il trasporto ferroviario sul territorio tarantino.
Tale decisione devasterebbe il territorio e porterebbe a ripercussioni negative sia sulla cittadinanza tarantina, sempre più penalizzata, sia sui lavoratori impegnati in pulizia dei treni, manovra dei treni, manutenzione e circolazione sulle infrastrutture.
Non dimentichiamo che Taranto si appresta a ospitare una grande manifestazione internazionale come i Giochi del Mediterraneo 2026 ed è assurdo, quanto inverosimile, prevedere di sopprimere treni piuttosto che incrementare il traffico da e per la città.
Chiediamo a politica e istituzioni di intervenire immediatamente facendo valere le ragioni dei cittadini e dei lavoratori del settore. Dobbiamo, con forza e insieme, far sentire il nostro grido di allarme evidenziando le enormi penalizzazioni che il nostro territorio sta subendo per scelte scellerate e incomprensibili.
I Frecciarossa e gli intercity che andranno a sopprimere viaggiano quotidianamente strapieni dove è quasi impossibile prenotare il biglietto “last minute” perché le prenotazioni avvengono mesi prima. Ora, non capiamo che tipo di politica industriale Trenitalia stia attuando in questo momento se continua a sopprimere treni dal “core business” importante.
La FIT-CISL di Taranto chiede a Comune, Provincia e Regione Puglia di intervenire per risolvere positivamente la situazione con un maggior incremento dell’offerta da parte di Trenitaliain considerazione di un’assenza sul territorio di uno scalo aeroportuale e di una rete autostradale in cui l’ultima barriera benché sia indicata Taranto altro non è che agro di Palagiano.
La FIT-CISL di Taranto si rende disponibile ad incontri tecnici e monotematici per contribuire fattivamente al miglioramento del servizio del trasporto ferroviario. Conclude Vito Squicciarini, segretario generale della Fit Cisl Taranto.
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