Manduria: Chiude storica biblioteca ‘Marco Gatti’, ‘Tutelare patrimonio’

In Italia si legge poco si sa. Ancora meno nei comuni del Sud Italia, dove i “lettori deboli” purtroppo diventano ancora più fragili in assenza di politiche di sostegno alla lettura soprattutto da parte delle pubbliche istituzioni.

Così fa clamore la chiusura, lo scorso 5 giugno, della Biblioteca Civica “Marco Gatti” di Manduria, che con la sua raccolta di libri storici, cinquecentine e incunaboli, a quanto pare è stata costretta a traslocare per l’imminente avvio del cantiere che riguarda la vecchia sede comunale.

Per tale ragione la segreteria confederale della CGIL di Taranto, in una nota a firma della segretaria Tiziana Ronsisvalle e del segretario generale Giovanni D’Arcangelo, hanno scritto al Sindaco e all’Assessore alla cultura del Comune di Manduria, per chiedere certezze sul futuro di questo imponente patrimonio librario.

Siamo certi che sia un convincimento condiviso di questa amministrazione comunale che la biblioteca di cui trattasi costituisca un’istituzione fondamentale per la promozione della cultura, dell’istruzione e del benessere della comunità – scrivono nella nota inviata ieri – pertanto consideriamo fondamentale nell’interesse collettivo, acquisire rassicurazioni circa la conservazione e la valorizzazione di questo inestimabile valore.

Insomma la CGIL chiede di avere maggiori ragguagli su una operazione certamente indispensabile ma che non deve assolutamente mettere a rischio un patrimonio destinato a diventare una delle pietre miliari per la crescita delle future generazioni.

Sappiamo che fino a qualche settimana fa la “Marco Gatti”, grazie alla coprogettazione, ai sensi del nuovo Codice del Terzo Settore, era mantenuta viva dal locale Archeo Club – sottolinea la Ronsisvalle –, ma oltre ai volontari esperti, serve sapere esattamente che tipi di investimento pubblico si intendono rendere al fine di conservare, ma anche censire dettagliatamente, quel patrimonio, evitando il rischio concreto che qualcosa di importante possa andare “perso” durante questi spostamenti.

Non sfuggirà infatti – continua Giovanni D’Arcangelo – che su questi patrimoni di inestimabile valore agisce la tutela tipica dei beni pubblici, su cui si potrebbe intervenire anche con un istanza di vincolo che renda più stringente il controllo e la tutela.

La CGIL di Taranto formalizza nella letta anche una richiesta di incontro con le istituzioni competenti e allarga l’invito al parere della Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale.

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