BITONTO – Forse ossessionato da un presunto tradimento. E dopo tanti anni di matrimonio. E poi le continue liti, sempre più violente. E soldi, nascosti dietro un’armadio. Questo potrebbe il movente che ha mosso Vincenzo Visaggi, classe 1950, ad afferrare una forbice e uccidere con circa 20 colpi sua moglie Lucia Chiapperini, coetanea bracciante agricola.
L’ennesimo femminicidio in Puglia, nella mattina del Venerdì Santo, al civico 14 di via della Libertà, a Mariotto, frazione est di Bitonto, a quaranta chilometri da Bari.
“Ho ucciso mia moglie, venite”. È con queste parole che Visaggi si è autodenunciato ai carabinieri. Avrebbe agito in preda alla gelosia. L’uomo – come si legge nei verbali della procura – era da tempo convinto che la donna in passato lo avesse tradito. Circostanza, questa, smentita dalla donna in più occasioni.
Lucia Chiapperini, pensionata e bracciante agricola molto conosciuta in paese, è stata colpita con più di 22 fendenti inferti con delle forbici, con cui poi l’uomo ha tentato di togliersi la vita. I militari hanno trovato la donna senza vita, distesa a terra in bagno, in una pozza di sangue. L’uomo, ferito al petto, era barricato in una delle stanze della villetta. Soccorso dai sanitari del 118, è stato trasportato in codice giallo al Policlinico di Bari, dove è piantonato in stato di arresto.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Modugno e del nucleo investigativo e scientifico, il medico legale e il pubblico ministero Angela Morea, titolare dell’inchiesta aperta dalla Procura di Bari. La casa della coppia, una villetta su due livelli, è stata sottoposta a sequestro per consentire i rilievi tecnici.
I due avrebbero iniziato a litigare violentemente già intorno alle 10 di venerdì mattina, 18 aprile. Lui l’avrebbe appellata più volte con termini dispregiativi; lei si sarebbe difesa chiedendo aiuto a uno dei tre figli. La furia omicida sì sarebbe consumata in soli 7 minuti: dalle 10,57 alle 11,04.
Il figlio della coppia avrebbe riferito agli inquirenti che più volte il padre si sarebbe comportato violentemente nei confronti dei suoi familiari ma non al punto tale da arrivare all’insano gesto.
Secondo quanto raccontato da alcuni testimoni, i due litigavano spesso nelle ultime settimane per motivi economici, soprattutto dopo la morte del padre di lei. Discussioni violente che avrebbero spinto la donna a trasferirsi da qualche giorno a casa di uno dei suoi figli. A spaventarla, secondo quanto ricostruito, sarebbe stato l’atteggiamento del marito che durante un litigio, brandendo dei coltelli, l’avrebbe minacciata di morte.
Nella abitazione della coppia, nascosti dietro un armadio, sono stati trovati quasi 13mila euro in contanti: il 75enne li avrebbe messi lì per evitare che la moglie li prendesse.
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