“Preoccupano i ritardi nei pagamenti delle attività svolte da alcune aziende dell’appalto siderurgico dell’ex Ilva-Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria. La situazione, già critica, potrebbe peggiorare con l’avvicinarsi di dicembre, rischiando di compromettere la stabilità di circa 4000 lavoratori e delle loro famiglie”. Comincia così una nota firmata da Davide Sperti e Cosimo Amatomaggi, rispettivamente segretario generale e responsabile appalto e territorio della Uilm Taranto.
“Le fatture emesse, che in passato venivano saldate entro 30-60 giorni, subiscono ora ritardi significativi. Molte imprese dell’indotto non ricevono i pagamenti dovuti, con un impatto particolare sulle aziende non bancabili che non possono beneficiare del recupero crediti previsto dalla legge tramite Sace”, aggiungono.
“Solo a settembre scorso, lo sblocco dei bonifici aveva acceso un cauto ottimismo, accompagnato però dalla richiesta di trasparenza e puntualità nei pagamenti. Oggi, a distanza di pochi mesi, si registrano nuovi slittamenti, con il rischio che i lavoratori siano i primi a pagarne le conseguenze”, spiegano.
Sperti e Amatomaggi lanciano un appello per un immediato ritorno al rispetto delle regole nei pagamenti. “Non possiamo permettere che si ripeta un altro Natale segnato da disagi per i lavoratori e ritardi nelle tredicesime. Serve un segnale forte e rapido per garantire stabilità e giustizia nei confronti delle aziende e dei loro dipendenti”.
Intanto, i nuovi affidamenti di lavori alle imprese proseguono, ma senza che i pagamenti dei lavori già effettuati vengano rispettati. Una situazione che rischia di paralizzare l’intero sistema con gravi conseguenze sociali ed economiche. La Uilm invita tutti i soggetti coinvolti ad agire con urgenza per evitare ulteriori danni e garantire un futuro stabile per i lavoratori del settore.
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