Il Co.Ce.R Marina (Coordinamento Centrale dei Comitati di Rappresentanza delle Forze Armate della Marina Militarej ha inviato una richiesta formale di incontro con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sottolineando l’importanza del lavoro svolto negli ultimi 46 anni e dei risultati ottenuti nella crescita democratica delle Forze Armate.
Con l’avvicinarsi della chiusura del Co.Ce.R, prevista per legge al momento della pubblicazione del decreto ministeriale che stabilisce la rappresentatività dei nuovi sindacati militari, emergono timori riguardo alla continuità e al rischio di un vuoto rappresentativo.
Il desiderio del Co.Ce.R è quello di rivendicare la dignità e l’orgoglio di far parte di un’istituzione storica, auspicando che l’esperienza positiva di questi anni possa servire da base per il futuro delle nuove associazioni. Tuttavia, le richieste di incontro con il ministro Crosetto sono rimaste senza risposta, aumentando le preoccupazioni riguardo alla mancanza di riconoscimento e alla perdita di rappresentatività.
La situazione è complicata ulteriormente dalla mancanza di regolamentazione ministeriale sulle attività sindacali e sulle modalità di pagamento delle trattenute, rendendo difficile l’adesione del personale militare ai sindacati e generando confusione e disorientamento. Senza una chiara direzione, il personale rischia di non comprendere appieno il valore della partecipazione diretta e di rimanere distante dalle nuove associazioni sindacali.
Il Co.Ce.R guarda ora al Presidente della Repubblica come possibile fonte di legittimazione per l’istituzione della rappresentanza militare, sperando che il suo sostegno possa garantire una transizione dignitosa verso le nuove realtà sindacali.
Resta da vedere se il capo supremo delle forze armate dedicherà del tempo per riconoscere l’importante lavoro svolto dal COCER e concedere dignità a questa istituzione che ha contribuito alla crescita democratica delle Forze Armate italiane.
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