Saranno necessari ulteriori esami istopatologici per chiarire le cause della morte di Nicola Salatino, il 55enne originario di Bari, deceduto l’11 agosto a seguito dell’esplosione e del crollo di un trullo a Cisternino, in provincia di Brindisi.
L’autopsia, condotta oggi, venerdì 16 agosto, dal medico legale Nico Urso, ha indicato l’asfissia come possibile causa del decesso, ma saranno necessari ulteriori accertamenti per confermare la diagnosi. Intanto, il corpo è stato restituito alla famiglia.
La Procura di Brindisi ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, e il proprietario del trullo, un ingegnere di Barletta, è stato iscritto nel registro degli indagati. Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, Nicola Salatino e sua moglie, attualmente ricoverata in ospedale a Brindisi per le ferite riportate, si trovavano nella Valle d’Itria per festeggiare il compleanno del 55enne, previsto per il 13 agosto.
Tuttavia, una deflagrazione, probabilmente causata da una fuga di gas, ha distrutto il trullo, travolgendo l’uomo sotto le macerie. Illesi, invece, il proprietario e la moglie, che al momento dell’esplosione erano lontani dall’abitazione. L’intera area è stata posta sotto sequestro.
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