Domenica scorsa, la partita tra la Nitor Brindisi e il Montespaccato, valida per il campionato di Serie C femminile. è stata segnata da una serie di eventi imprevedibili. Poco prima delle 14:00, è giunta la notizia che l’aereo della squadra ospite era stato costretto a un atterraggio d’emergenza a Bari, anziché a Brindisi, a causa delle avverse condizioni meteo. La situazione ha comportato un ritardo nell’arrivo della squadra ospite al campo.
La cronaca degli eventi
Inizialmente, la Nitor Brindisi, come racconta in una nota il presidente Andrea Saponaro, aveva comunicato la disponibilità ad attendere i 45 minuti previsti dal regolamento, sperando che il Montespaccato riuscisse ad arrivare in tempo utile per l’inizio della gara. Tuttavia, alle 17:15, l’arbitro, constatando l’assenza della squadra ospite, ha dichiarato la fine dell’incontro per forfait.
Pochi minuti dopo, continua Saponaro, un colpo di scena: l’arbitro ha ricevuto una comunicazione dalla Federazione che posticipava l’orario ufficiale della gara alle 17:30 “per cause di forza maggiore”. La decisione, notificata con una mail alle 18:04, è stata contestata dalla società ospitante, la Nitor, per non essere stata informata preventivamente né ufficialmente.
Alle 17:35, il Montespaccato è finalmente giunto sul campo. Dopo un rapido confronto, l’arbitro ha effettuato un sopralluogo con le due capitane e, nonostante le condizioni meteorologiche estremamente avverse, ha deciso di far iniziare la partita.
Vento, pioggia e infortuni
Il forte vento, con raffiche fino a 75 km/h, e l’intensa pioggia hanno reso il campo impraticabile, mettendo a rischio la salute delle giocatrici, ha sottolineato Andrea Saponaro nel suo racconto. Dopo 33 minuti di gioco, due atlete della Nitor hanno dovuto lasciare il campo per ipotermia, una delle quali è ancora sottoposta a controlli medici. L’arbitro ha sospeso la gara sul parziale di 2-0 per il Montespaccato, ma non prima di resistenze e pressioni da entrambe le parti.
Le contestazioni e il ricorso
La Nitor Brindisi ha presentato ricorso chiedendo l’assegnazione della vittoria a tavolino (3-0) e contestando la decisione di posticipare l’orario ufficiale della partita. Secondo i dirigenti, il regolamento prevede che, in caso di ritardo, spetti alla squadra in difficoltà dimostrare la causa di forza maggiore tramite ricorso, senza che sia la Federazione ad agire d’ufficio.
“Pagina triste per il calcio”
“Quella di domenica è stata una pagina molto triste – ha concluso Andrea Saponaro –. La sicurezza delle giocatrici dovrebbe essere la priorità di ogni decisione. In questo caso, si è scelto di far disputare la partita a tutti i costi, con conseguenze gravi per la salute delle atlete. Siamo vicini al Montespaccato per le difficoltà che ha affrontato, ma crediamo che quella gara non sarebbe mai dovuta iniziare”.
La vicenda è ora al vaglio del Giudice Sportivo, che dovrà stabilire se confermare il risultato sul campo, accogliere il ricorso o disporre la ripetizione della partita.
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