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Biopsia durante mammografia in 16 minuti: diagnosi più precise al Di Venere

L’ospedale di Venere di Bari, centro hub per lo Screening Mammografico della ASL di Bari diretto dalla dottoressa Alessandra Gaballo, sarà presto dotato di una metodica innovativa: la biopsia durante una mammografia con mezzo di contrasto. Questa avanzata tecnica diagnostica consente di ottenere diagnosi ancora più precise dei tumori al seno nella fase pre-chirurgica, combinando due esami in un’unica soluzione.

Grazie all’acquisizione di un software 3D dedicato, la direzione strategica della ASL ha potenziato il programma di screening mammografico. Questo investimento perfeziona la tecnologia della CEM (Contrast-Enhanced Mammography), arrivata al Di Venere a gennaio di quest’anno. La CEM, un’indagine di secondo livello avanzata, individua lesioni neoplastiche della mammella garantendo immagini di alta precisione.

Alessandra Gaballo

“La nuova tecnologia permette di effettuare biopsie guidate durante una mammografia con mezzo di contrasto – spiega la dottoressa Gaballo -. Questa metodica interventistica moderna utilizza immagini contrastografiche e la tecnica di biopsia stereotassica, accelerando la diagnosi e riducendo i tempi di intervento per pazienti con sospetto di neoplasia mammaria, fornendo indicazioni diagnostiche molto precise”.

La biopsia CEM guidata è cruciale per lesioni non rilevabili né con mammografia né con ecografia mammaria, assicurando un approccio terapeutico e chirurgico corretto (mastectomia o quadrante). Finora, solo la risonanza magnetica poteva individuare tali lesioni, richiedendo biopsie più lunghe e costose, meno tollerate dalle pazienti. Al contrario, la metodica CEM riduce la seduta di biopsia a 16 minuti, diminuendo i falsi positivi e permettendo prelievi precisi.

Il personale dell’ospedale di Venere ha studiato attentamente la procedura partecipando a sedute formative in Francia, presso l’istituto Gustave Roussy di Parigi, per acquisire tutte le competenze necessarie. La standardizzazione della procedura è in corso per iniziare presto i prelievi.

L’innovazione tecnologica al Di Venere promette così diagnosi più rapide e precise, migliorando significativamente il percorso terapeutico per le pazienti.

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