Bari, otto arresti per furti d’auto e in appartamento

BARI – Il modus operandi era sempre lo stesso. Prima uno studio certosino della vittima – solitamente facoltosa – e delle sue abitudini. Poi il recupero delle chiavi per accedere in casa (con l’ausilio di una ferramenta compiacente), e in ultimo l’uso della fiamma ossidrica per aprire la cassaforte negli appartamenti, con bottini in contanti, gioielli e orologi che in alcuni casi hanno fruttato fino a 300mila euro.

I carabinieri di Monopoli hanno arrestato otto persone (una nona è deceduta negli anni) ai quale vengono attribuiti una ventina tra furti e rapine in appartamenti tra il 2020 e il 2021. Le indagini hanno preso vita da due furti in casa avvenuti a fine 2020 tra Castellana e Conversano. Il gruppo, che faceva capo all’ormai noto agli inquirenti Giovanni Cassano, fratellastro del più celebre Antonio, aveva la sua base logistica al quartiere San Paolo ed era composto da baresi e modugnesi. I colpi tra i comuni dell’hinterland del capoluogo e nella Bat. Per non farsi riconoscere dalle telecamere di videosorveglianza, gli otto – dei quali faceva parte anche una donna – erano soliti indossare parrucche, mascherine, passamontagna, cappelli e anche abiti femminili. Individuavano la vittima partendo dall’auto privata e con l’aiuto di un’agenzia per pratiche automobilistiche, dalla targa risalivano alla capacità economica del proprietario; ne studiavano le abitudini per qualche tempo e poi agivano. In un paio di casi, il furto si è trasformato in rapina in quanto i padroni di casa erano nell’appartamento. L’uso della violenza era quindi d’obbligo. Durante le perquisizioni domiciliari sono stati trovati 100mila euro e tutto il materiale per i colpi in una valigia.

 

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