“Le reazioni furibonde suscitate fino ad ora dimostrano che molte persone non hanno compreso appieno la gravità della situazione. La posta in gioco va ben oltre il risultato delle primarie e la selezione del candidato del centrosinistra. Mentre la Commissione di accesso valuta se siano presenti le condizioni per lo scioglimento del Consiglio comunale, il futuro dell’intera città è in bilico”. Michele Laforgia, candidato del centrosinistra a Bari, ha annunciato il suo ritiro dalle primarie poche ore prima di nuovi arresti nel Barese per presunto voto di scambio. “Dopo l’esecuzione della seconda ordinanza di custodia cautelare per corruzione elettorale – ha sottolineato – nella prima mattinata del 4 aprile ho immediatamente rappresentato alle forze politiche della Convenzione per Bari 2024, che sostiene la mia candidatura a sindaco, che non vi sono più le condizioni per tenere le primarie il 7 aprile”.
Laforgia ha proposto a Vito Leccese di sospendere di comune accordo l’organizzazione delle primarie. “Gli indagati, tutti, sono presunti innocenti e le accuse da dimostrare al di là di ogni ragionevole dubbio in un regolare processo. Ma il provvedimento restrittivo dà atto di ripetute condotte di compravendita dei voti e del pericolo attuale di reiterazione del reato, anche in relazione alle prossime amministrative di Bari”.
Laforgia ha ribadito l’importanza di evitare qualsiasi turbativa del libero esercizio del voto, a danno dei candidati e dell’intera coalizione. Ha espresso la speranza che si possa giungere finalmente a una soluzione condivisa nel fronte progressista, nell’interesse dei cittadini baresi.
Non si è fatta attendere la risposta di Vito Leccese, arrivata su Facebook: “Resto in campo, vado avanti insieme alle tantissime persone che ho incontrato in queste settimane e che mi sostengono lealmente. Vado avanti non per me, ma per la città che amo. Per difendere quello che è stato fatto dalle amministrazioni di centrosinistra e per continuare a crescere, migliorando. Lo faccio per quella comunità coesa e forte di cittadini e cittadine che in questi anni si sono sentiti sempre più orgogliosi di essere baresi”.
“Domenica – spiega Leccese – non si voterà per scegliere il candidato sindaco del centrosinistra. Lo ha deciso Giuseppe Conte appena arrivato da Roma e l’ha confermato poi il mio sfidante dal palco. Ne prendo atto. E per prima cosa mi dispiace aver coinvolto in questi giorni decine di volontari per organizzare quella che doveva essere una bellissima giornata di esercizio democratico del voto. Io nelle primarie ho sempre creduto. Nel voto libero ho sempre creduto. E non ho bisogno né di difendermi, né di giustificarmi di niente. La mia storia politica parla per me e le mie posizioni sul tema sono state sempre chiare. Non faccio finta che la pratica del voto di scambio non esista, ma credo che l’unico modo per combatterla sia aumentare gli spazi di partecipazione democratica. Non sopprimerli. Annullare le primarie vuol dire arrendersi”.
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