BARI – La gup di Bari Paola Angela De Santis ha condannato i cugini Christian e Loreta Capriati, nipoti del boss di Bari vecchia Sabino, rispettivamente a due anni e due mesi e un anno e otto mesi di reclusione perché trovati in possesso di una pistola, otto proiettili, contanti e alcune dose di marijuana e cocaina.
L’arma, la droga e 150 euro furono trovati dai carabinieri nel corso di un controllo avvenuto a Bari vecchia la notte tra 28 e 29 gennaio, i due furono arrestati in flagranza. Citati a giudizio dal pm Matteo Soave a fine febbraio, per Loreta Capriati (32enne, incensurata) la pena è stata sospesa e la donna è tornata in libertà, mentre Christian (20enne) continuerà a scontare la pena ai domiciliari, cui era stato ristretto dopo l’arresto.
I soldi furono trovati in un borsello che il 20enne aveva addosso, la droga e l’arma le aveva invece la 32enne. La pistola, come accertato dai militari, era stata rubata nel 2020 a Casoria (Napoli), e al momento del controllo era carica e senza sicura. Ai carabinieri, Christian ha raccontato come l’arma e la droga fossero sue, e che avesse chiesto alla cugina di tenerle momentaneamente. Tanto che, durante il controllo, è stato lo stesso 20enne a dire a Loreta di consegnarle. Il giovane, come rilevato dagli inquirenti, è da tempo inserito nel circuito della droga. Entrambi sono giovani rampolli dell’omonimo clan del borgo antico: Loreta è la figlia di Domenico ‘Mimmo’ Capriati, ucciso nel 2018 con 12 colpi di mitraglietta (per il suo omicidio in due, Domenico Monti e Maurizio Larizzi, sono stati recentemente condannati all’ergastolo in primo grado). Christian, invece, è il figlio di Raffaele (‘Lello’, fratello di ‘Mimmo’), ucciso il primo aprile del 2024 mentre si trovava in auto nel quartiere Torre a Mare di Bari.
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