BARI – Tre tavole rotonde, 60 ore di formazione, 80 peace builders, giornaliste, attiviste, accademiche provenienti dai paesi euromediterranei e da Afghanistan, Iran, Russia, Ucraina, Sahel, Birmania, Tigray, Colombia. Doppio il filo conduttore: “Donne, Pace, Sicurezza” e “Infowar”. Di questo si parlerà all’Università degli Studi di Bari durante il settimo Forum delle giornaliste del mediterraneo, un progetto nato nel 2016 con l’obiettivo di creare ponti e abbattere muri, promuovendo una riflessione sul lavoro delle giornaliste investigative, come presidio di Democrazia e di pace. In questa edizione, la riflessione si concentrerà sui “Corpi, ecosistemi, comunità: smembrati dai conflitti, ricuciti dalle donne”, accendendo un faro sulle pratiche di costruzione di pace messe in atto dalle donne, sui territori devastati dalle guerre.
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