GROTTAGLIE – “La memoria del male non può essere disgiunta dalla memoria del bene di cui furono protagonisti I GIUSTI, le cui storie dimostrano che era possibile aiutare”.
Per non dimenticare che chi salva una vita salva il mondo intero, che la storia è scritta da chi durante le persecuzioni nazifasciste, cosciente del pericolo e senza ricevere nulla in cambio, ha scelto di salvare la vita degli altri, convinto che fosse, appunto, la cosa giusta da fare.
Nell’istituto comprensivo De Amicis, a Grottaglie, i corridoi si trasformano nel “GIARDINO DEI GIUSTI”, ai piedi di un albero i piccoli alunni hanno lasciato una pietra, è possibile intravedere un disegno, leggere i nomi di Gino Bartali, Giorgio Perlasca, Carlo Angela.
Nella settimana che viene definita “pausa didattica”, ad essere formata è la coscienza degli uomini e delle donne del domani, chiamati a prevenire, combattere, oggi e nel futuro, ogni germe di discriminazione.
I GIUSTI dimostrano, insegnano e ricordano, ancora una volta tutti noi, ormai adulti, che girare la testa dall’altra parte di fronte alle ingiustizie è sempre una questione di scelta.
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