L’assenza delle transenne, la chiudura del cantiere e il basolato rendono sicuramente il tratto di via Teinchese che va da piazza Mazzini a via Sfilzi molto più decoroso di prima ma sono in molti a lamentare la mancanza di quell’arredo urbano previsto nel vecchio progetto e modificato dalla nuova Amministrazione a guida Poli Bortone. Il tema sul tavolo continua ad essere quello delle panchine. In pochi i commercianti che vogliono parlare ma a microfoni spenti e al telefono confidano che a scatenare il caos sia stata un’unica residente che in qualche modo, lamentandosi più forte degli altri, è riuscita a imporsi. “Che senso ha avuto il cantiere davanti ai negozi per mesi se poi dovevamo ritrovarci con una strada così vuota, senza una pannchina o una fioriera”, la sintesi del pensiero di molti commercianti. E mentre il capogruppo del pd leccese Paolo Foresio raccoglie le firme per far installare le panchine come nel progetto iniziale, il vicesindaco Roberto Giordano Anguilla già settimana scorsa ai nostri microfoni aveva spiegato che le panchine non saranno eliminate. Semplicemente saranno installate quele anti bivacco, con le sedute singole e le fioriere in mezzo. Soluzione che tutto sommato non dispiace
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