Cosimo e Vincenzo Calò, rispettivamente padre e figlio, nonché fratello e nipote di Antonio Calò, ucciso a fucilate con la moglie Caterina Martucci nella loro abitazione nelle campagne di Serranova (Brindisi), sono stati nuovamente convocati dai Carabinieri: i due non sono accompagnati da avvocati.
Non è chiaro il motivo della convocazione, ma le indagini dei Carabinieri sul duplice omicidio si starebbero concentrando in ambito familiare a causa di presunti dissidi per un vecchio terreno di proprietà della vittima e per il casolare lasciato in eredità da Angelo Calò, un altro dei sette fratelli morto due anni fa.
Nella serata di lunedì 6 marzo, i Carabinieri hanno perquisito la casa di Cosimo Calò sequestrando un fucile che, a dire dell’uomo, avrebbe acquistato qualche settimana fa.
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