ROMA – “Non scioperiamo per protestare, ma per essere ascoltati, non scioperiamo contro le riforme, ma per far comprendere, dal nostro punto di vista, di quali riforme
della magistratura il Paese ha veramente bisogno. Per questa
idea di Paese ci troviamo costretti a scioperare, per questa
idea della Magistratura, che non e’ solo nostra, ma e’ quella
contenuta nella nostra splendida Costituzione. Proponiamo,
pertanto, all’assemblea di proclamare una giornata di
astensione, delegando la G.E.C. ad individuare tempestivamente
la data e le concrete modalita’ organizzative, tenendo conto
dello sviluppo dei lavori parlamentari in corso”. E’ questo uno
dei passaggi centrali della mozione unitaria e collettiva votata
dall’assemblea nazionale dell’Associazione nazionale magistrati
che prevede un giorno di astensione dal lavoro ed eventuali
altre forme di protesta qualora “le criticita’ non verranno elise”
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