“In provincia di Taranto, come già avvenuto a Lecce, la ASL locale ha inviato migliaia di richieste di pagamento per prestazioni sanitarie non effettuate, disdette in ritardo o per la decadenza dei requisiti di esenzione dal ticket”. Lo scrive in una nota Rocco Suma, referente per Taranto di Asso-Consum.
“La sanzione applicata corrisponde all’importo del ticket che sarebbe stato dovuto, in caso di mancata cancellazione della prenotazione almeno 48 ore prima della visita specialistica”, spiega.
“Sebbene sia condivisibile l’intento di responsabilizzare i cittadini, le richieste di pagamento inviate a distanza di molti anni sollevano dubbi sulla loro legittimità e giustizia. In particolare, appare improbabile che gli utenti possano conservare la documentazione giustificativa per oltre cinque anni, un periodo superiore a quanto richiesto dalla normativa vigente”, aggiunge Suma.
“Si sollecitano, pertanto, le ASL a sospendere tali richieste e si chiede al Consiglio Regionale Pugliese di intervenire, armonizzando le norme regionali in materia e annullando i pagamenti già richiesti. L’assenza di adeguata informazione e le discrepanze normative rischiano di sovraccaricare anche gli uffici giudiziari, a causa dei ricorsi già in aumento”, chiede attraverso la nota il referente per Taranto di Asso-Consum.
“L’auspicio è che le autorità competenti tengano conto delle difficoltà economiche che molte famiglie stanno affrontando e adottino soluzioni eque per evitare di penalizzare ulteriormente chi non può permettersi di rivolgersi al settore privato. Le conseguenze di questa situazione, se non affrontata, potrebbero essere molto gravi”, conclude Rocco Suma.
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